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ORIGINI DEL GATTO SIBERIANO

Origine del gatto siberiano e la sua storia a partire dal suo antenato il Felis Silvestris Caucasica arrivando fino alla fondazione della razza e suo riconoscimento.

L'ORIGINE

Alcuni felinologi presuppongono che un certo archetipo di gatto, sia all’origine di numerosi (se non di tutti) gatti a pelo semilungo ed a pelo lungo. Tra questi c’è l’origine del gatto siberiano.

Il Felis Silvestris Caucasica è la sottospecie del gatto selvatico delle foreste del Medio Oriente (Felis Silvestris Lybica). Nelle montagne del Caucaso minore, come nelle altezze della Turchia ed in Iran, gli inverni sono molto duri e rigidi e, nel corso delle notti, la temperatura può aggirarsi intorno ai -30°, perché la maggior parte di questi territori è situata sopra i 1500 metri. Viceversa, l’estate è molto calda e secca.

felis silvestri caucasica_esprit_nouveau_milano

Ecco perchè il Felis Silvestris Caucasica possiede una pelliccia densa e semilunga, con un sottopelo ben sviluppato che perde, invece, nella stagione calda. Il Felis Caucasica è caratterizzato da un corpo cilindrico muscoloso, da una testa rotonda con il muso quadrato, da uno stop visibile ma non accentuato di fronte, da gambe molto corte e massicce e da una coda relativamente breve.

In altri termini, ricorda molto fortemente la razza Siberiana.

E’ lecito, infatti, immaginare che l’archetipo dei gatti a pelo semilungo sia arrivato in Siberia, migrando con la popolazione ed i commercianti musulmani, raggiungendo inizialmente le regioni dell’Asia centrale e del Kazakistan, successivamente il Volga e la Siberia del sud, per poi spargersi in tutta la Siberia e la Russia d’Europa. Solo nel XVI secolo, dopo la liberazione della Russia dal giogo dei Tartari, l’afflusso dei gatti dall’Europa verso la Russia è aumentato, dando vita al gatto Siberiano.

Questa è la ragione del perché le caratteristiche del gatto selvatico delle foreste del Medio Oriente, che gli hanno permesso di sopravvivere agli inverni duri degli altipiani, abbiano svolto un ruolo importante nello standard della moderna razza di gatto Siberiano.

Esemplari di Felis Silvestris Caucasica in Armenia

LA FONDAZIONE DELLA RAZZA

fondatore della razza gatto siberiano Roman esprit nouveau siberian cat milano

La prima testimonianza scritta del gatto Siberiano, sul giornale tedesco Brehms Tierleben, parla di Tobolsker: “un robusto gatto rosso dal pelo semilungo, proveniente dal Caucaso” e risale al 1925.

Verso la fine degli anni ’80, i felinologisti del club “Kotofei” (O. S. Mironova, I. J. Katser, etc.) hanno creato i primi standard della nuova razza ed hanno riconosciuto, in Russia, il primo leggendario gatto Siberiano riproduttore maschio Roman, che è stato preso come modello. Roman è stato uno dei gatti fondatori della razza Siberiana, unitamente a Mars, un Blue Tabby Point con bianco, nato nel 1988.

Fin da subito, sono state enfatizzate le seguenti caratteristiche: corpo solido, forte struttura ossea, zampe arrotondate, muso pieno ed arrotondato, orecchie lontane ed occhi ovali e testa arrotondata.

Lo standard successivo del 1990 è molto più completo. Oltre a mantenere tutte le parti relative al corpo, include anche i colori (agouti, agouti con bianco, non-agouti, non-agouti con bianco e colorpoint nello stesso gruppo) e le penalizzazioni.

La SFF, che all’epoca si chiamava Federazione Felinologica Sovietica, ha accettato quest’ultimo standard, sulla base del quale, nel 1991, è stato elaborato il primo standard internazionale.

Nel 1992, la WCF (Word Cat Federation) è stata la prima ad accettare e riconoscere il gatto Siberiano, includendo il Siberiano colorpoint (Neva Masquerade).

Siberiano di Fondazione – Mars Blue Tabby Point con bianco (Neva Masquerade)